Ogni quattro anni, a Olimpia, la fiamma che verra’ portata dai tedofori fino allo stadio in cui si terranno i giochi viene accesa dai raggi del sole, che convengono nel punto focale di un braciere parabolico.[…]
Iperbole (La Repubblica – 21/12/11)

C’ è un concetto che è il corruttore e l’ ammattitore degli altri. Non parlo del Male il cui limitato impero è l’ etica; parlo dell’ infinito». Così diceva Jorge Luis Borges nelle Metempsicosi della tartaruga, confessando che aveva «desiderato di compilarne la mobile storia». Impresa impossibile, perché quella storia coincide in gran parte con la storia del pensiero […]
Infinito (La Repubblica – 4/12/2011)

I sing the body electric, cantava Walt Whitman nel 1867. Il verso era un’aggiunta tarda alle sue Foglie d’erbae pagava un tributo di facciata all’elettricità. Come, d’altronde, aveva già fatto nel 1818 Mary Shelley in Frankenstein, o il moderno Prometeo, infondendo la vita al suo mostro attraverso una scossa elettrica, appunto. Un secolo dopo Whitman, il suo verso ha raggiunto una certa popolarità grazie a due opere omonime […]
Il pensiero artificiale (La Repubblica – 1/12/2011)

SEMBRA proprio che i disfattisti che annunciavano la fine del mondo per il 20 dicembre 2012, si siano sbagliati per eccesso di ottimismo. Le calamità naturali di questi giorni, dalla Thailandia all’ Italia, unite alle crisi economiche e politiche mondiali, fanno infatti sospettare che il momento della resa dei conti risulti essere ormai imminente. E, addirittura, che possa arrivare oggi stesso! […]
Il fascino del numero perfetto (La Repubblica – 11/11/11)

La notte del 29 maggio 1832 Evariste Galois, fondatore dell’ algebra moderna, scrisse furiosamente il suo testamento spirituale, in cui riassunse le sue scoperte a futura memoria. Sui margini annotò tragicamente e più volte: “Non ho tempo!”. La mattina una carrozza lo prelevò per portarlo in una pineta per un duello. Ferito, venne abbandonato sul campo. Lo raccolse un contadino che lo portò in ospedale, dove morì il giorno dopo. Non aveva ancora compiuto ventun anni […]
Evariste Galois, equazioni e duelli (La Repubblica – 25/10/11)

L´annuncio che l´esperimento opera effettuato tra il Cern di Ginevra e il laboratorio del Gran Sasso aveva misurato una velocità dei neutrini superiore a quella della luce, ha messo in subbuglio il mondo intero, scientifico e non. Si è parlato in particolare di violazione della teoria della relatività di Einstein, e di anomalia che mette in crisi il paradigma corrente della fisica. Per cercare di capirne qualcosa di più abbiamo intervistato Sheldon Glashow […]
Lo scettico del super neutrino. “Ecco perché dubito dei calcoli del Cern” (La Repubblica – 8/10/11)

L’ annuncio del Cern della velocità superluminale dei neutrini ha scatenato accese discussioni sulle possibili conseguenze epistemologiche dell’ormai famoso esperimento. In particolare, si è ripetuto fino alla noia che, se il risultato venisse confermato, ci troveremmo di fronte alla necessità di un “cambio di paradigma”: un’espressione riempie la bocca e che allude alle opinioni filosofiche espresse da Thomas Kuhn cinquant’anni fa, nel suo libro La struttura delle rivoluzioni scientifiche. […]
Lo scettico del super neutrino. “Siamo entrati nel dopo-Einstein?” (La Repubblica – 2/10/11)

Tutti conoscono il premio Nobel, che ogni anno viene assegnato a Stoccolma per la letteratura, la fisica, la chimica, la medicina e l’ economia, e a Oslo per la pace. Ma pochi conoscono il premio Templeton, che sempre ogni anno viene assegnato a Londra per “eccezionali contributi all’ affermazione della dimensione spirituale della vita”. […]
Vi spiego come la fisica convive con la mia fede (La Repubblica – 4/10/11)

Chi abbia visto una volta Cédric Villani, difficilmente lo dimentica. E chi lo veda senza conoscerlo, può facilmente scambiarlo per un baronetto uscito da un romanzo di Jane Austin: non solo per il suo aspetto fisico e i suoi lunghi capelli lisci, ma anche per il suo singolare abbigliamento, che consiste sempre di giacca e panciotto, una colorita cravatta Lavallière e una vistosa spilla a ragno. […]
Innamorati delle nostre teorie noi matematici mentiamo sempre (La Repubblica – 26/9/11)

Non vedi quanto più veloci e lontano devono andare, e percorrere una maggiore distesa di spazio, nello stesso tempo che i raggi del Sole riempiono il cielo?”. A parlare è Lucrezio, nel suo capolavoro La natura delle cose, riferendosi ai simulacri che fluiscono di continuo e in ogni direzione sulla superficie delle cose, e producono le impressioni visive negli occhi degli osservatori. Ma a parlare potrebbe anche essere il portavoce del Cern […]
Tra Lucrezio e Einstein (La Repubblica – 23/9/11)

Chiunque di noi conosce la grafite, il materiale di carbonio usato per le mine delle matite. La sua stratificazione fa si’ che, sfaldandosi quando si sfrega sul foglio, lasci le tracce che costituiscono appunto la scrittura a matita. Fino a qualche mese fa, invece, quasi nessuno di noi conosceva il grafene costituito sostanzialmente da un solo starto di grafite. A portarlo alla ribalta e’ stato il premio Nobel per la fisica assegnato nel 2010 a Andre Geim e Konstantin Novoselov […]
Ho vinto il Nobel per la fisica grazie ai segreti di una matita (La Repubblica – 19/9/11)

Si pensa spesso che le culture scientifica e umanistica siano contrapposte nei metodi e nelle finalità. Ma questi pregiudizi diffusi vengono messi profondamente in crisi dalla constatazione che scienza e arte, e cioè le rispettive punte di diamante delle due culture, sono visioni complementari e non contraddittorie del mondo, sia esterno che interno. La prova più esplicita della compatibilità fra scienza e arte si trova nella matematica […]
Il genio matematico da Boulez a Coetzee (La Repubblica – 23/6/11)

Molti amano il fosforo della sua intelligenza spregiudicata, altri temono lo zolfo del suo anticlericalismo severo e sarcastico. Matematico, saggista e alfiere della laicità, Piergiorgio Odifreddi domani sera alle 19 aprirà il festival culturale cagliaritano Leggendo Metropolitano tenendo al Bastione Santa Croce la lectio magistralis “Tra fede e ragione scelgo la ragione”. […]
Il Papa torni in Palestina: in fondo tutto nasce lì (L’Unione Sarda – 1/06/11)

Un saggio di Bellos mostra come, dall’abaco alle tabelline, lo sviluppo dell’uomo sia legato al saper contare. Il sistema oggi in vigore in Occidente è stato “inventato” in India nel V secolo e poi tramandato dagli arabi agli europei. Risultati geometrici, astronomici e architettonici molto importanti sono stati raggiunti da vari popoli in epoche e luoghi diversi. […]
I grandi numeri della civiltà. Così abbiamo imparato a fare i nostri calcoli (La Repubblica – 23/02/11)

Ho letto con interesse l’intervista rilasciata dal neo cardinale Gianfranco Ravasi nello scorso numero de “L’espresso”. Un interesse che riservo sempre alle parole scritte o orali del “monsignore”, come sono abituati a chiamarlo coloro che lo conoscono da prima che fosse promosso dall’Ambrosiana al Vaticano. Naturalmente, ognuno di noi ha il suo ruolo, e cerca di svolgerlo al meglio. […]
Cardinale, parli con noi atei (L’Espresso – 16/02/11)

Nel suo celebre e surreale racconto Pierre Menard, autore del Chisciotte Borges proponeva di ravvivare la letteratura basandosi sulla tecnica dell’ anacronismo deliberato e delle attribuzioni erronee: «Questa tecnica, di applicazione infinita, ci invita a scorrere l’ Odissea come se fosse posteriore all’ Eneide, e il libro Le jardin du Centaure di Madame Henri Bachelier come se fosse di Madame Henri Bachelier. Questa tecnica popola di avventura i libri più calmi» […]
I numeri della letteratura: quando la matematica ci aiuta a leggere Kafka (La Repubblica – 21/01/11)

Nella sua Autobiografia, Charles Darwin narra: «Fino all’età di trent’anni, o poco più, la lettura dei poeti più diversi mi dava un gran piacere. Ma già da molti anni non posso sopportare di leggere nemmeno un rigo di versi: recentemente ho cercato di leggere Shakespeare, ma l’ho trovato così insopportabilmente pesante da trarne disgusto» […]
L’evoluzione del più forte e il darwinismo sociale secondo Strindberg (La Repubblica – 7/01/11)

Ogni nuovo anno porta con sé innumerevoli anniversari. Uno dei più significativi del 2011 è sicuramente il centenario del modello atomico, che ha cambiato la nostra percezione del mondo ed è entrato a far parte del nostro immaginario. Lo dimostra il fatto che ancor oggi, dai libri di testo per le scuole ai logo delle organizzazioni nazionali o internazionali, l’atomo si rappresenta come lo pensò per la prima volta Ernest Rutherford nel 1911 […]
L’anno dell’atomo (La Repubblica – 2/01/11)

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