L’inedita proposta elettorale “Pace, Terra, Dignità” per le elezioni europee di giugno, nata da un progetto politico di Michele Santoro e Raniero La Valle, è in fase di raccolta firme anche nella provincia di Cuneo, al fine di poter formalmente depositare la candidatura a inizio maggio. Per l’occasione abbiamo posto al conosciutissimo matematico e saggista cuneese alcune domande inerenti la sua “avventura” politica.

Intervista sulle elezioni europee e la lista Pace, Terra, Dignità (Targato.CN, 6/04/24)

Si definisce «apartitico», dal tempo in cui ha lasciato il Pd («Molti anni fa»), in cui era entrato «quando Veltroni lo fondò». Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista, domenica sarà nella sua Cuneo, a un incontro (alle 18, sala Cdt), come candidato alle Europee dell’8 e 9 giugno, nel collegio Nord-Ovest della lista «Pace Terra Dignità». Quella presentata da Michele Santoro, per la quale è in corso la raccolta firme (a Cuneo e Mondovì ).

Odifreddi candidato con Santoro: “Resto apartitico, condivido le idee” (La Stampa, 5/04/24)

Per combinazione, Alessandro Di Battista mi ha inviato il manoscritto di questo libro mentre ero in partenza per la Russia. L’ho letto in viaggio tra Tallinn e San Pietroburgo, perché in seguito alle sanzioni da due anni non ci sono più voli diretti tra i Paesi europei e la Russia: chi vuole recarvisi deve giocare di sponda, per esempio con la Turchia, o strisciare per terra, come ho fatto io. Anche superare il confine non è immediato, perché il ponte di collegamento tra l’Estonia e la Russia è chiuso al traffico. Bisogna prendere un mezzo fino al confine estone, passare il ponte a piedi e tra i fili spinati, e poi prendere un altro mezzo dal confine russo a San Pietroburgo.

Evitiamo gli inganni, da Gaza a Mosca (Il Fatto Quotidiano, 26/03/24)

“Cuneo è una città matematica: anzi, geometrica. é un triangolo isoscele, per la precisione, con la punta verso Torino e la base mobile, che si allarga”. Parola di Piergiorgio Odifreddi, professore, ora in pensione, di logica matematica all’Università di Torino e negli Stati Uniti, oltre che celebre divulgatore, nato a Cuneo nel 1950. “Quando ero ragazzo io, la base del triangolo era in Corso Dante, poi è arrivata in Piazza d’Armi, e ora è quasi a San Rocco”. Lo dice con una punta di malinconia: “Io vorrei che Cuneo non crescesse troppo, altrimenti rischia di perdere la sua identità”.

Cuneo è in crescita, ma spero non perda la sua identità (Idea, 14/03/24)

Caro ministro Sangiuliano, ho letto con interesse il suo bell’articolo pubblicato martedì su
queste pagine, “Ecco perché sono un anticomunista”, apprezzando anzitutto lo stile argomentativo e le interessanti citazioni. Lo dico senza ironia, e lo preciso a scanso di equivoci, visti i tempi. Premetto che non posso che essere d’accordo, quando lei ci stimola ad essere non antifascisti O anticomunisti, a seconda della propria storia e del proprio schieramento politico, ma antifascisti E anticomunisti.

Anticomunista? No, anticolonialista! (La Stampa, 1/02/24)

È uomo controvento. Convive con l’abisso del nulla, ragiona di infinito, è fieramente orfano di fede. E dire che Piergiorgio Odifreddi è nato in una città che non lo aveva capito: lo voleva prete e lo ha reso ateo, gli stava apparecchiando un posto da geometra quando lui già pensava alla teoria della calcolabilità. Erano gli anni che tra la vita e la morte, cantava qualcuno, si sarebbe scelto l’America. Ma vuoi che uno che si prepara a diventare Odifreddi si metta a fare la conta tignosa di un sogno solo? Due anni oltreoceano a studiare logica matematica e poi in Russia, dove finisce in mezzo a una trama distopica, da guerra fredda.

Vi racconto la mia Cuneo (La Stampa, 20/01/24)

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