Sulle spalle di un gigante (2014) Sulle spalle di un gigante (2014)

Ultimo sognatore, ossessionato alchimista, paranoico pensatore intollerante alle critiche, profondo filosofo della Natura per il quale la verità era figlia del silenzio e della meditazione. Nessuna di queste definizioni riesce però, da sola, a dare l’idea della sua prodigiosa e multiforme attività. Chi fu, veramente, Isaac Newton? Piergiorgio Odifreddi risponde alla domanda con questo libro strutturato in due parti: la prima dedicata all’uomo, con le sue asperità di carattere, dove non mancano i riferimenti alla vasta aneddotica fiorita in torno alla sua figura; la seconda allo scienziato e all’impressionante lavoro da lui compiuto, quasi sempre in perfetta solitudine (era restio a comunicare i suoi risultati, non di rado resi pubblici dopo decenni), nei più svariati campi del sapere. L’autore ce lo presenta quasi calandosi nei panni di un segreto compagno di viaggio, che osservi la sua mente al lavoro da un angolo della stanza al Trinity College, dove Newton visse gran parte della vita. Lo fa sembrare quasi un nostro con temporaneo, con le ossessioni e il metodo implacabile di un genio assoluto, probabilmente il più grande di ogni tempo. E così, anche le più ardue equazioni riguardanti le leggi del moto, la gravitazione universale, le orbite dei pianeti e il calcolo infinitesimale (per l’invenzione del quale ebbe una lunga e accanita disputa con Leibniz) parranno al lettore meno impervie. Come scrive Odifreddi, «brancolare fra le sue realizzazioni ci costringerà a riconosce re modestamente che di fronte ai Principiae all’Ottica, e al loro autore, si può solo ascoltare e tacere».

IntervisteRecensioni

Isaac Newton e' stato il piu' grande degli scienziati. Piu' grande di Einstein, di Archimede, di Galileo. Galileo ha inventato la scienza matematico-sperimentale, ma e' stato Newton, noto quattro giorni prima della morte di Galielo, a fare della scienza galileana quella cattedrale di pensiero la cui efficacia e' la base su cui si appoggia oggi la nostra tecnologia e la nostra comprensione del mondo.[...]
Carlo Rovelli - La Repubblica 6/5/14

Nel vortice di dibattiti televisivi che ci sta trascinando verso il voto del 25 maggio assistiamo a una serie interminabile di litigi. Tutti gridano, volano insulti, ognuno riscrive la storia a proprio uso e consumo, affermazioni spudoratamente false si contrappongono ad altre false affermazioni senza che nessuno sia chiamato all’onere della prova. Forse è inevitabile che sia così quando i dibattiti avvengono in pubblico, acquisendo di conseguenza tutte le caratteristiche di una recita.[...]
Piero Banucci - La Stampa 21/5/14

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