Scrittori in città, Cuneo

17/11/2011
18:00

Se due rette parallele all’infinito si toccano, figuriamoci se non possono farlo comicità e storia della scienza, geometria e impegno civile, irriverenza e cultura. Flavio Oreglio e Piergiorgio Odifreddi non si toccano, ma tocca a loro dialogare sul perché delle cose. A modo proprio, ovvio, e lontani dal pensare che la scienza spieghi solo il come e il quando, e che la fuga allontani dalla realtà e non ne sia invece il motore. Per conoscere Pitagora, Socrate, Platone, Aristotele. O trovare nuovi punti di fuga che aprano la mente e gli occhi alle nuove conquiste della matematica di oggi e dell’arte contemporanea. Scoprendo magari che Oreglio (Storia curiosa della scienza, Salani 2011) è laureato in scienze biologiche. E che l’ironia divertente di Odifreddi (Una via di fuga, Mondadori 2011) non smette mai di riservarci sorprese.

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